Gli Speciali FNP: Legge di Bilancio 2025, le novità utili per famiglie e pensionati
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024, Supplemento Ordinario n. 43, è stata pubblicata la Legge 30 dicembre 2024, n. 207 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”.
Il provvedimento è entrato in vigore il 1° gennaio 2025.
Nello Speciale FNP dedicato troverete un’analisi dei commi di maggiore interesse per le famiglie e i pensionati riguardanti le misure in materia di pensioni, previdenza, fisco ed abitazione, sanità e disabilità con l ‘impegno di ritornare sulle singole questioni non appena saranno emanati i relativi decreti attuativi e le circolari operative.
Principali novità
La Legge di Bilancio prevede, come ogni anno diverse novità, vediamo una carrellata di cosa contiene:
- Eliminata la possibilità di fruire di incentivi fiscali per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a gas. La prima bozza della legge prevedeva una eliminazione graduale dei bonus fiscali per le caldaie a combustibile fossile e per il 2025 eliminava l’incentivo solo per l’installazione. Con l’emendamento approvato si recepisce quanto previsto dalla direttiva Case green eliminando del tutto i benefici fiscali per queste caldaie
- Sulla flat taxil tetto massimo per la permanenza rimane fissato a 85.000 euro, ma il regime forfettario sarà consentito a chi ha redditi da lavoro o da pensione fino a 35.000 euro oggi 30.000.
- Bonus elettrodomestici,che non deve essere confuso con il bonus mobili legato alla ristrutturazione della casa. Con il bonus si potrà coprire il 30% del costo dell’elettrodomestico con un limite massimo di 100 euro a famiglia
- Conferma strutturale dei tre scaglioni dell’Irpef e la revisione del cuneo fiscale
Per quanto riguarda le detrazioni
La manovra introduce un limite massimo alle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro, garantendo però maggiori agevolazioni alle famiglie con più di due figli a carico e alle famiglie con figli disabili.
Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui contratti fino al 31 dicembre 2024 sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni.
È inoltre previsto lo stop alle detrazioni per i figli oltre i 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili, per i quali le detrazioni continuano a essere garantite senza limiti di età
Relativamente ai bonus edilizi, confermata la proroga nel 2025 del bonus ristrutturazioni al 50%, ma limitatamente alle prima case.
In tema di pensioni
Le novità sono limitate, con nuove proroghe per gli anticipi con Opzione Donna, APE sociale e Quota 103, piccoli aumenti delle pensioni sociali, la conferma dell'incentivo contributivo per chi resta in servizio, un accesso agevolato alla pensione anticipata per chi ha versato a partire dal 1996 e può far valere le rendite della previdenza integrativa ai fini del raggiungimento della soglia minima dell'assegno di pensione.
Le novità includono dunque nuovamente la proroga di:
- Quota 103 nella versione "contributiva",
Prevista anche la possibilità prolungare il servizio nella Pubblica Amministrazione fino a 70 anni.
Si rafforza infine l'agevolazione per le pensioni determinate con il sistema contributivo per le madri con 4 figli per le quali l’età di accesso alla pensione sarà abbassata di 16 mesi, invece che i 12 attuali.
Aumenti pensioni minime e assegni sociali
Per quanto riguarda le pensioni già in essere, non è stata confermata la proroga del meccanismo di rivalutazione per fasce introdotto per il biennio 2023-24 che si trasforma in sistema a scaglioni su cui viene applicata in modo diverso la rivalutazione annuale.
Viene esclusa la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge n. 448 del 1998, per i pensionati residenti all’estero, per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori al trattamento minimo INPS.
Vediamo una sintesi tra conferme e novità su sanità e disabilità
La legge di bilancio prevede una serie di misure sanità, prevedendo incrementi del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, che sono stabiliti in:
- 302 milioni di euro per l'anno 2025;
- 015,4 milioni per il 2026;
- 734,4 milioni per il 2027;
- 605,7 milioni per il 2028;
- 767,7 milioni per il 2029;
- 840,7 milioni annui a decorrere dall'anno 2030.
Tali incrementi di risorse per la spesa sanitaria sono volti ad assicurare la copertura di specifiche finalità tra le quali rientrano:
- i trattamenti accessori del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni;
- il rinnovo dei contratti del personale del SSN e degli accordi collettivi con il personale convenzionato;
- l'aggiornamento delle tariffe per la remunerazione delle prestazioni per acuti e post-acuzie; l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza;
- l'attuazione delle misure del Piano pandemico nazionale 2025 2029;
- la riduzione delle liste d'attesa per il trapianto di organi e tessuti e il vincolo di quote definite a favore delle Regioni adempienti ai fini dei questionari LEA sulle liste d'attesa;
- le indennità per il personale medico e del comparto sanità operante nei servizi di pronto soccorso;
- la distribuzione all'ingrosso di determinati farmaci a favore delle farmacie territoriali;
- il finanziamento per l'accesso alle cure palliative;
- l'incremento del trattamento economico a favore dei medici specializzandi; la valorizzazione delle peculiarità della dirigenza medica/veterinaria e non medica, e delle specifiche attività svolte dagli infermieri delle aziende ed enti del SSN;
- la remunerazione delle prestazioni sanitarie, comprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA), a favore di ambiti regionali diversi da quelli di residenza di cittadini dipendenti da sostanze.
Sintesi dei principali interventi
Fondo sanitario nazionale
La manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate dalla legislazione vigente. Nel complesso, il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027.
Liste d’attesa
Al fine di ridurre i tempi di attesa, aumenta il limite di spesa per le Regioni nell’acquisto di prestazioni dal privato accreditato dello 0,5% per l’anno 2025 (61,5 milioni di euro) e dell’1% a decorrere dall’anno 2026 (123 milioni di euro annui).
Premialità alle Regioni adempienti alla riduzione delle liste d’attesa: 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.
Livelli essenziali di assistenza
50 milioni l’anno, a decorrere dall’anno 2025, per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, compresa la revisione delle tariffe massime nazionali delle prestazioni assistenziali. Previsto anche il potenziamento del monitoraggio della spesa e le modalità di valutazione delle performance dell’assistenza sanitaria erogata dalle Regioni.
Cure palliative
Anche nel 2025 aumenta di 10 milioni il Fondo per le cure palliative.
Prevenzione
Rifinanziato il programma per lo screening al polmone. Le risorse sono finalizzate a incrementare il numero dei centri che fanno parte della rete della Rete Italiana Screening Polmonare al fine di garantire la più ampia copertura del territorio nazionale e l’ampliamento della platea di potenziali beneficiari dell’iniziativa.
Si istituisce il Registro unico nazionale delle Breast Unit presso l’Istituto superiore di sanità, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per la raccolta di tutti i dati provenienti dalle Breast Unit nel territorio nazionale e garantire la centralizzazione e l’analisi dei dati relativi alla diagnosi, al trattamento e al follow-up del carcinoma mammario.
Si istituisce il Fondo per la prevenzione e la cura dell’obesità con una dotazione di 1,2 milioni di euro per l’anno 2025, di 1,3 milioni di euro per l’anno 2026 e di 1,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027.
Si istituisce il Fondo per le dipendenze patologiche per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da dipendenze patologiche, con una dotazione pari a 94 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.
Campagne di informazione e sensibilizzazione sullo svolgimento di test di riserva ovarica (0,5 milioni di euro per l’anno 2025 e di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027).
Rifinanziamento del Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione - 500.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 - per lo svolgimento di campagne di prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
Si prevede l’istituzione di un Fondo con una dotazione pari a 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026 per il finanziamento di iniziative, da attuare con appositi provvedimenti normativi, per la prevenzione e la lotta contro il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), il papilloma virus umano (HPV) e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale.
Lotta all’antimicrobico resistenza
Dal 2025, 100 milioni di euro dal Fondo per i farmaci innovativi per sostenere la produzione di farmaci utili a contrastare l’antimicrobico resistenza.
Malattie rare
Rifinanziato il Fondo per i test di Next-Generation Sequencing per la diagnosi delle malattie rare di 1 milione di euro per l’anno 2025.
Farmaceutica
Dal 2025 tutte le ricette saranno in formato elettronico. Si estende al 2025 la sperimentazione della farmacia dei servizi.
Semplificazione stati invalidanti dei soggetti con patologie oncologiche già riconosciute.
La semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap, fino al 31 dicembre 2025, si applica alle le visite di revisione delle prestazioni già riconosciute ai soggetti con patologie oncologiche.
Salute mentale
Aumentano le risorse per il bonus psicologico di 8 milioni di euro per l’anno 2024, di 9,5 milioni di euro per l’anno 2025, di 8,5 milioni di euro per l’anno 2026, di 9 milioni di euro per l’anno 2027 e di 8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028.
Si istituisce il Fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2025 e di 18,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.
Piano pandemico nazionale 2025-2029
Il Piano viene finanziato con 50 milioni di euro per l’anno 2025; 150 milioni di euro per l’anno 2026 e 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027.
Disabilità
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, in caso di presentazione contestuale di istanze per gli accertamenti di invalidità civile, cecità civile, sordità, sordocecità e disabilità nonché di invalidità e inabilità, l’INPS è tenuto a effettuare l’accertamento dei requisiti sanitari in un’unica visita, integrando, se necessario, la composizione della commissione medica competente.
Inoltre, al fine di realizzare l'attività di sperimentazione del “Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”, diretto a realizzare gli obiettivi della persona con disabilità, facilitandone l'inclusione sociale e la partecipazione, l’Inps è autorizzato a conferire incarichi per prestazioni professionali a medici e figure professionali appartenenti alle aree psicologiche e sociali nel limite di spesa di 16 milioni di euro per l'anno 2025.
Caregiver
Le risorse del Fondo destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta dal caregiver familiare, istituito dalla manovra 2020, confluiscono nel Fondo nazionale per la non autosufficienza, per l'erogazione dei servizi socioassistenziali per le persone anziane non autosufficienti.
Analisi
Dal punto di vista della Sanità pubblica è evidente l’impegno del Governo ad investire sul comparto nel prossimo quinquennio con un incremento in valore assoluto del Fsn che supererà già, nel 2027, 141 miliardi di euro, un valore mai raggiunto in passato.
Tuttavia l’investimento pluriennale non sarà sufficiente ad aumentare la percentuale di spesa sanitaria rispetto al PIL, che nel 2023 era del 6,2% e a colmare il Gap con gli altri Paesi europei che hanno una media del 6,8%. Il rapporto, infatti, fra la spesa sanitaria e PIL nel 2025 e nel 2026 sarà del 6,3% e nel 2027 e si assesterà di nuovo al 6,2%. Per raggiungere i valori medi europei servirebbe un investimento di almeno 50 miliardi di euro.
Nel complesso risulta essere una manovra che investe le poche risorse a disposizione su aspetti di particolare criticità del sistema fra i quali il taglio alle liste di attesa, la medicina territoriale, senza perdere di vista temi importanti fra i quali la prevenzione, la sanità ospedaliera e l’emergenza urgenza e il finanziamento dei nuovi Lea, il nuovo Piano pandemico, o il finanziamento di fondi dedicati alla lotta delle patologie metaboliche e i disturbi alimentari e mentali.
Riteniamo giusta la scelta di incominciare ad investire sulla valorizzazione del lavoro del personale medico e sanitario con incrementi salariali, detassazione degli straordinari e maggiorazioni per chi lavora in Pronto Soccorso.
Per controllare la spesa, evitare sprechi e allocare le risorse nei settori più in difficolta, sarà importante mettere a regime il sistema di monitoraggio.
Le regioni, da parte loro, dovranno abbattere le liste di attesa anche attraverso una riorganizzazione dell’offerta sanitaria territoriale migliorando l’integrazione con i servizi sociali.
ALLEGATI: Leggi lo Speciale completo sulla Legge di Bilancio